MAGLIANO NUOVO

Magliano la Terra, poi Magliano Nuovo. Università autonoma fino alla sua aggregazione a Magliano Vetere (4 km). Da Salerno 65 km.

Frazione del comune di Magliano Vetere, a pochi km a  sud del capoluogo.
È un borgo fortificato, racchiuso da un’importante cinta muraria con sette torri di origini longobarde.
Poco fuori dall’abitato di Magliano Nuovo si trova la Preta Perciata ovvero la pietra forata, un passaggio naturale che univa la valle del Calore a quella dell’Alento. Intorno all’anno 1000 la Pietra consentiva ai viaggiatori di raggiungere in sicurezza il mare di Velia o di evitare di risalire il fiume Calore per arrivare alle aree interne.

VEDUTA DEL BORGO

SCORCIO DEL CENTRO STORICO

SCORCIO DEL CENTRO STORICO

CHIESA DELL'ASSUNTA

SCORCIO DEL CENTRO STORICO

LA GOLA DI MAGLIANO

PASSO DELLA PIETRA PERCIATA


 Benché il casale di Magliano la Terra pare che non abbia fatto parte della normanna baronia di Novi, è necessario dire che dal tempo (Federico II) della sua unione a Magliano Vetere, continuò, a far parte dello «stato» che costituì in seguito la baronia della famiglia Pasca.

Il Giustiniani (p. 268) lo ubica in un luogo montuoso (su una nuda roccia calcarea) e d'aria salubre, ma nulla dice delle mura, di cui sono vestigia in un tratto merlato con una torre cilindrica, e del castello. Il Giustiniani, come sempre, insiste sulle produzioni del territorio che ai primi dell'800 consistevano «in grano, vino, olio e ghiande per l'ingrasso de' majali».

Successivamente al relativo incremento della popolazione nel periodo 1532-1545, cui seguì una stasi, si nota una certa progressiva diminuzione dal 1561 al 1648. Dalla mortalità del 1656 la popolazione non si era ancora ripresa nel 1669, quando il casale fu tassato per 6o denari su 33 abitanti.

Il 5 aprile 1577 gli amministratori dell'Università (sindaco Nicola Catino e gli eletti nobile Orlando di Nardello e magnifico Pietro de Notario) nominarono (not. Don Antonio Galeota) un Procuratore per questioni finanziarie. Il 2 settembre dello stesso anno in pubblico parlamento si propose di ripetere l'elezione del «sindacario magnifico Vincenzo de Rosa olim capitanio in detta Terra».

Del monastero agostiniano di S. Maria del Soccorso è notizia in un istrumento del 24 febbraio 1582, nel quale è descritta la composizione del capitolo (due monaci e il priore). Pure da atti notarili (a. 1609, not. Valletta) è notizia di un altro priore (fr. Daniele di Mercogliano). Di quell'anno (7 marzo) è anche notizia del sindaco (Giacomo Cavallo) e degli eletti (Donato di Guglielmo e G. Angelo di Ottaviano). Del sindaco (Dionisio de Pascha), dell'eletto Giovan Camillo Rizzo, del priore del convento, fr. Serafino da Magliano, e del monaco fr. Giovanni, troviamo traccia negli atti del notar Francesco Antonio Valletta (5 settembre 1612). In un altro istrumento del 1617 (10 dicembre) rintracciamo i nomi del priore, fr. Luca da Capizzo, e del monaco fr. Angelo da Aversa.

Festa di Santa Irene (Protettrice)

Il 5 maggio e durante il mese di agosto

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Sagra del Cavatiello moglianese

Dal 31 luglio al 6 agosto

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Festa Farina Forca, Sagra del Cavatiello Maglianese

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